Di vita, di idee, di calcio, di libri, di cinema, di cose semiserie e del perché ho sempre ragione io. O quasi.

Conviene (quasi) sempre il treno

Siccome voi di mobilità ci capite quanto io capisco di fisica dei quanti, vi fornisco -dall’alto della mia magnanimità- alcuni dati che, se solo sapeste leggerli, vi darebbero alcune nitide indicazioni attorno all’assoluta superiorità del treno rispetto all’aereo e all’automobile in termini di rapidità dello spostamento e di impatto ambientale.

Siccome voi di mobilità ci capite quanto io capisco di fisica dei quanti, vi fornisco -dall’alto della mia magnanimità- alcuni dati che, se solo sapeste leggerli, vi darebbero alcune nitide indicazioni attorno all’assoluta superiorità del treno rispetto all’aereo e all’automobile in termini di rapidità dello spostamento e di impatto ambientale. Non è che ci voglia granché a rendersene conto, si badi; potreste riuscirci persino voi. Ma siccome non ce la fate, mi adopererò in vostro favore e vi presenterò la pappa pronta. Partiamo dai parametri che metteremo a confronto: durata dello spostamento, emissione di anidride carbonica, consumo di risorse energetiche e poi emissione di particolato (responsabile di patologie acute e croniche a carico dell’apparato respiratorio quali asma, bronchiti, enfisema, allergia, tumori; e cardio-circolatorio, con aggravamento dei sintomi cardiaci nei soggetti predisposti), di ossidi di azoto (anch’essi responsabili di patologie a carico dell’apparato respiratorio e di quello cardio-circolatorio) e di idrocarburi non metanici, cancerogeni come poco altro. Un cocktail di porcherie, insomma, che farebbe impallidire persino la terra dei fuochi e che, grazie alle nostre automobiline da cinquecento euro euro il mese per settantadue mesi, ammorba le nostre vie respiratorie. A questo proposito fareste bene a leggervi Inquinamento e Malattie, di Maurizio Proietti, Edizioni Minerva Medica, visto mai che iniziate a capirci qualcosa pure voi. A scanso di equivoci: i risultati che evidenzieremo non sono campati in aria ma si basano su di una solida metodologia scientifica, quella di EcoPassenger.

ECOPASSENGER

Di certo non lo conoscete, perché siete ignoranti che nemmeno Cetto Laqualunque. Se però una volta tanto vi prendeste la briga di andarvi a informare, vi accorgereste che EcoPassenger i conti li fa come si devono fare. Nei suoi risultati non sono calcolati solamente l’energia o il carburante che consumano il treno, l’auto o l’aereo durante i loro spostamenti. No, belli miei. I loro calcoli, siccome non sono scemi come voi potreste pensare, comprendono anche le emissioni provenienti dal consumo di energia cumulata, inclusa l’energia utilizzata per produrre l’energia elettrica o il carburante, con il cosiddetto approccio well to wheel, dal pozzo alla ruota. Meglio di così si muore, non si morisse già a motivo dello smog. “La metodologia applicata ai sistemi ferroviari – si legge sul sito di Ecopassenger – si basa sull’Environmental Strategy Reporting System (ESRS) dell’UIC e include un doppio sistema di reportistica basato sul mix nazionale per la produzione di energia elettrica e sul mix di energia acquistata comprensiva dell’elettricità certificata come proveniente da fonti energetiche rinnovabili”. Potreste rileggere quest’ultima frase un milione di volte: per come vi conosco, non ci capireste un’acca. Seguite i link che vi ho messo. Non pretendereste mica che io stia qui a spiegarvi ogni cosa? Ma torniamo a noi e, anzi, veniamo al sodo. Ho interrogato EcoPassenger ipotizzando tre spostamenti, due nazionali e uno europeo: Milano-Roma, Bari-MilanoBerlino-Francoforte. Tre tratte per le quali si può scegliere indifferentemente uno dei tre mezzi indicati all’inizio: automobile diesel euro 6, treno, aereo. Ho ipotizzato, per tutte e tre le simulazioni, di partire all’alba di venerdì 31 gennaio 2020. Questi i risultati restituiti da EcoPassenger.

MILANO-ROMA

Mezzo

Treno

Auto

Aereo

Durata

HH:MM

3:20

6:39

2:51

CO2

Grammi

25,2

67,3

113,4

cons. en.

Litri benzina

15,0

29,9

47,9

Partic.

Grammi

5,4

6.6

10,6

OSSIDI AZ.

Grammi

62,8

279,4

544,0

IDROCARB.

Grammi

3,5

22,9

47,6

Come vedete, tra Milano e Roma, il treno vince su tutti i fronti. Se per spostarvi dal capoluogo lombardo alla Capitale scegliete il treno, in questo caso il Frecciarossa, inquinate molto meno e arrivate prima di chi prende l’aereo o viaggia in auto. Come dite? Sto sbagliando? Si fa prima con l’aereo? Solo in apparenza. Considerando infatti che per pigliare l’aereo hai da recarti a Linate almeno un’ora prima del decollo, per farti radiografare e perlustrare in ogni angolo, ecco che il guadagno dei 29 minuti evidenziato nella tabella, risulta solo ipotetico. Hai voglia a discorrere: col treno fai prima. Nei confronti dell’auto, poi, il confronto è impietoso: 3 ore e 20 minuti di viaggio contro le 6 e 39 di chi sceglie di raggiungere Roma poggiando le flaccide terga sul sedile dell’auto. 

BARI-MILANO

Mezzo

Treno

Auto

Aereo

Durata

HH:MM

6:49

8:59

2:53

CO2

Grammi

40,5

102,90

140,7

cons. en.

Litri benzina

24,1

45,7

59,2

Partic.

Grammi

8,7

10,0

13,4

OSSIDI AZ.

Grammi

100,9

445,1

607,2

IDROCARB.

Grammi

5,4

34,2

61,9

Su di una tratta lunga ben 885 chilometri, l’aereo risulta senza dubbio il mezzo più veloce: 2 ore e 53 minuti contro le 6 e 49 del treno e le addirittura 8 e 59 dell’automobile. Il confronto treno-auto tuttavia vede ancora una volta trionfare il Frecciarossa sotto tutti i punti di vista. Ben 110 minuti in meno rispetto alle quattro ruote, e un confronto ancora una volta impietoso sotto il profilo ambientale con, per dirne una, 8,7 grammi di particolato contro i 13,4 dell’aereo. Dunque se non avete tutta questa fretta di raggiungere la capitale della moda, accomodatevi in Business -magari nell’Area Silenzio così che nessuno vi rompa l’anima col telefonino- e risalite lo stivale in treno. Ne guadagnerete in salute. Voi e l’ambiente.

BERLINO-FRANCOFORTE

Mezzo

Treno

Auto

Aereo

Durata

HH:MM

3:48

5:55

2:42

CO2

Grammi

14,7

54,9

104,5

cons. en.

Litri benzina

7,0

24,4

44,0

Partic.

Grammi

2.3

1,8

9,8

OSSIDI AZ.

Grammi

20,0

150,8

500,5

IDROCARB.

Grammi

0,91

17,9

43,9

550 chilometri di spostamento. Il mezzo più veloce da utilizzare è, anche in questo caso, il treno. Sì, perché ancora una volta occorre tenere conto del fatto che le 2 ore e 42 minuti dell’aereo diventino di più in ragione del solito doversi recare al check in con abbondante anticipo. Sul piano dell’inquinamento manco a parlarne: eccezion fatta per il particolato, il treno brucia tutti. CO2 a 14,7 grammi contro i 54,9 dell’auto e gli addirittura 104,5 dell’aereo, idrocarburi quasi 0 rispetto ai 17,9 grammi dell’auto e ai 43,9 dell’aereo. Dunque, se vi è venuta voglia di attraversare la Germania a bordo della vostra scalcinata automobilina o a bordo dell’aereo, fatevela passare e pigliate ancora una volta il treno. Sarà tutto più economico, veloce e salutare; per voi (e non è che me ne importi un granché) e per l’ambiente. 

Ora, per chiudere, potrei trarre delle conclusioni ancor più specifiche e ancor più approfondite. Ma tanto non le capireste. Quindi ci rinuncio e la finisco qui. Mi limito a dirvi che, al di sotto degli 800 km di distanza, scegliere l’aereo è un’idiozia. Prendere l’auto invece lo è sempre. Ma so già che tanto voi, credete non vi veda? continuerete impunemente a poggiare il sedere su quello schifo di macchina che vi siete comprati a  buffo e che, ci giurerei, guidate indossando il cappello.